Karma e biscotti

Oggi e` stato un bel giorno. Cioe` non bellissimo di quelli fantastici che te li ricordi per tutta la vita forever, solo un po` sopra la media, anche se, lo devo dire, la mia media e` abbastanza alta. L’ostello in cui mi trovo ora e` uno dei peggiori della storia, la Kiwi House, un edificio grigio in cui hanno pensato bene di mettere  piu` letti possibile in ogni buco disponibile, dimenticandosi che uno in camera ci deve anche camminare, si deve cambiare, e magari appoggiare lo zaino da qualche parte. Mi sorprende che non abbiano letti a castello a quattro piani. In compenso pero` costa poco ed e` pieno di asiatici. Amo gli asiatici perche`sono tranquilli, non fanno casino, vanno a letto presto e non rompono i coglioni, al contrario di un irlandese, ad esempio, che magari entra in camera, inciampa nel tuo zaino e ti vomita addosso, che finche` sono sveglio posso anche accettarlo, ma quando dormo mi da un po` fastidio.

Insomma mi sveglio e vado nella piazza centrale, con l’intenzione di fare un po` di foto agli artisti di strada. Arrivano due ragazze, anche loro asiatiche, e mi chiedono se possono farmi qualche domanda per un progetto per la loro scuola. Come ti chiami, di dove sei, cosa fai, quanto stai, dove vai. Sul nome e la provenienza tutto bene, sul cosa fai, quanto stai e dove vai mi sono trovato in difficolta`, non potevo neanche copiare. Ho improvvisato, esame passato con il minimo dei voti. Per concludere gli ho chiesto “E voi di dove siete?” “Korea!”, sfoggiando di conseguenza un “Mannaso Pangao!” (piacere di conoscerti in coreano, non so perche` lo so, ma lo so). Al sentirmi parlare la loro lingua un urlo di eccitazione e` uscito dalla loro bocca, fino a farle quasi svenire dalla gioia. Sono tornate poco dopo con un biscotto. Mi avevano comprato un biscotto, di quelli grossi. Cosa c’e` di piu` bello di ricevere un biscotto in regalo, quando meno te lo aspetti? E pensare che se viene qualcuno a parlarmi italiano, io mi spaccio per rumeno.

Un biscotto, grosso, in regalo, perche` hai fatto felice qualcuno con due parole. Cosa c’e` di piu` bello? “Fai del bene e ti sara` ricambiato” disse qualcuno, non male come ricompensa. Voglio imparare il coreano, voglio essere ricoperto di biscotti. Voglio biscotti e sorrisi, nient’altro che biscotti e sorrisi, millemila biscotti e altrettanti sorrisi.

Mentre mangiavo il mio biscotto su una panchina, si e`seduto accanto a me un uomo, sulla cinquantina, che mi ha chiesto se avevo voglia di fare un test di intelligenza. Un altro? Mi ero gia` trovato in difficolta` con le domande sui dati personali, figuriamoci un test d’intelligenza. Dieci domande, sbagliate la maggior parte. Al che il simpatico uomo mi ha spiegato la sua funzione in quella piazza.”Io regalo pensieri” mi ha detto, “cerco di fare in modo che la gente rifletta”, “e su cosa?” gli ho chiesto io, “su Gesu` Cristo”. Interessante, “Biscotti no, eh?”. Mi ha spiegato come essere una persona migliore, mi ha detto che lui non crede nella Chiesa, o in nessun altra istituzione, ma solo in Cristo. “Ma perche` non in Buddha, o Vishnu o Robocop”, gli ho chiesto io “perche` Cristo si e` sacrificato per noi, gli altri no”. “Bhe`, anche Robocop ha fatto un bel lavoro in verita`” ho pensato, mentre lui mi raccontava di miracoli e salvataggi in calcio d’angolo. “Io sono piu` uno da karma” gli ho detto “cerco di comportarmi con gli altri come vorrei loro si comportassero con me, ma forse e` la stessa cosa solo che te la chiami Gesu`, finche` il messaggio e` positivo, non ha importanza chi e` a dirlo”. “Vedi, ci sono riuscito, ti ho regalato un pensiero”. “E` vero, ci sei riuscito, mi hai fatto riflettere, davvero..” ho pensato, “..ora tira fuori i biscotti”.