Girare il Mondo a Gratis, si Può! – 8 Suggerimenti per Viaggiare a Costo Zero

Viaggiare gratis? Si, hai letto bene. Se pochi anni fa l’avvento delle compagnie aeree low cost ha cambiato radicalmente il concetto di viaggio, aprendo le porte a tutte, o quasi, le tasche, oggi, la crescita del fenomeno del backpacking, del viaggio a budget limitato, ha visto l’evolversi di una serie di servizi, se così si possono chiamare, fatti su misura per coloro che hanno deciso che viaggiare non deve corrispondere necessariamente ad aprire un mutuo in banca.

La scelta di affrontare un’esperienza consapevoli di avere risorse limitate spesso non equivale a una reale mancanza di fondi, ma è un modo relativamente nuovo di vedere il viaggio, non più come vacanza, ma come investimento, dal quale si tenta di trarre il massimo spendendo il minimo. Il viaggio quindi non più come prodotto, come pacchetto, ma come riscoperta di se stessi, che concentra l’attenzione sullo scambio culturale, sul valore del tempo, e, perché no, sul rispetto dell’ambiente e del territorio.

Cosa significa, quindi, viaggiare spendendo niente? Il primo passo per capirlo è cambiare la concezione stessa della parola viaggio, che in questo caso viene interpretata come un’esperienza costruttiva, l’incontro con un’ambiente nuovo che non sempre corrisponde alla visita a una nuova città, o un soggiorno al mare, un viaggio in cui l’attenzione è concentrata più sulle persone, sulla voglia di imparare, arrivando in alcuni casi a lasciare paradossalmente il luogo in secondo piano.

Passando alla pratica, se il vostro desiderio di partire era fino ad oggi bloccato dalla mancanza di soldi, una volta letto l’elenco che segue non avrete più scuse.

  • Su Couchsurfing e Hospitality Club troverete una comunità di persone pronte ad ospitarvi in casa propria, in ogni parte del mondo. Basta iscriversi, raccontare qualcosa di se stessi, ed iniziare la ricerca di persone con un divano disponibile nella città di destinazione. “Participate in creating a better world, one couch at a time” (“Partecipando a creare un mondo migliore, un divano alla volta”) è lo slogan di Couchsurfing che dal 2004 ha unito parsone da oltre 230 paesi differenti.
  • Progetti come WWOOF o HelpX invece si basano su un concetto diverso: lavoro volontario in cambio di vitto e alloggio. La pratica del WWOOFing (Willing Workers On Organic Farms) si occupa di piazzare volontari in attività agricole di natura organica, ed è molto diffusa in ogni parte del mondo dall’Australia al Nepal. HelpX funziona in modo simile, ma non si occupa soltanto di attività organiche, è possibile trovare lavoro infatti in altro genere di attività agricole, ma non solo, anche aiuto in ostelli e manutenzione per privati. Per iscriversi al progetto è necessario pagare una piccola tassa, per poi ricevere l’elenco completo dei contatti di eventuali host. Generalmente vengono richieste intorno alle 4 ore di lavoro al giorno, in cambio di un letto e tutti i pasti.
  • Per le ragazze AuPair offre la possibilità di lavorare “alla pari” in ogni parte del mondo, vivendo in una famiglia prendendosi cura della casa e dei bambini. Spesso oltre a vitto e alloggio è possibile ricevere un compenso simbolico.
  • Una pratica molto diffusa è fare le pulizie in ostello in cambio di alloggio. Questo lavoro è relativamente facile da trovare in Europa e Oceania, non richiede esperienza e occupa poche ore al giorno, oltre ad avere il vantaggio di vivere insieme ad altri viaggiatori, spesso in località turistiche o grandi città, anche se è quasi sempre chiesto un periodo di permanenza minimo.
  • Il volontariato è un opzione possibile, anche se difficilmente fattibile in modo completamente gratuito a meno che non si sia un insegnante o un medico con esperienza (queste figure sono sempre, giustamente, ricercate). Esistono però alcune soluzioni a basso costo, che non richiedono tasse di iscrizione, ma soltanto le spese di vitto e alloggio (che in paesi del terzo mondo non superano pochi euro al giorno), Asia e Sud America le destinazioni con più offerte. The 7 Interchange è un sito che raccoglie progetti di volontariato gratis o a basso costo, ma con un po` di pazienza molti progetti si trovano su internet, un articolo interessante si può leggere qui. Al contempo però, è discutibile utilizzare il volontariato per  viaggiare gratis, e se non è la voglia di aiutare che ci spinge a farlo, forse sarebbe meglio evitare.
  • In Scandinavia è lagale il campeggio libero, a condizione che si sia ad almeno 150 metri da ogni abitazione e si lasci l’ambiente così come si è trovato. In generale uscire dalle città rende le cose più semplice, l’atmosfera è più rilassata e uno spiazzo per una tenda si trova sempre.
  • Sleeping in Airports è un sito ricco di consigli su come dormire in aeroporto, su quali aeroporti evitare e in quali invece fermarsi.
  • Anche nei trasporti è possibile risparmiare, il carpooling o il ridesharing sono pratiche diffuse, e passaggi in auto si trovano facilmente su siti come Gumtree. In molti paesi l’autostop è facile e sicuro, e la moda di viaggiare in bicicletta è in grande crescita. Praticamente in ogni continente esiste almeno una compagnia low cost, che, è vero, non è gratis, ma con un po’ di pazienza può tagliare i costi di non poco.

Per concludere con l’ovvio, per chi non sentisse nessuna di queste possibilità adatte a se, rimane sempre la buona vecchia opzione di tirarsi su le maniche e trovare un lavoro all’estero, guadagnando qualche soldo con cui coprire le spese. Il segreto sta tutto nel mantenere i propri bisogni al minimo e investire del tempo in quello che si decide di fare, più questo e` lungo più i costi saranno dilatati.

L’industria del turismo tenta di far passare l’idea che il viaggio sia una cosa costosa, cerca di venderci pacchetti vacanza prefabbricati come fossero un paio di scarpe. Il viaggio non è un prodotto, non deve esserlo, cambiamo modo di vedere le cose, cerchiamo una nuova prospettiva.

Avete altre idee per viaggiare a gratis? Lasciate un commento!