Quanto Costa una Vacanza a Bali?

Grazie al grande numero di voli che raggiungono questa isola indonesiana, Bali è riuscita a crescere immensamente negli ultimi anni come destinazione per le vacanze in ogni parte dell’anno, prima tra il grande pubblico australiano, e poi nel il resto del mondo. Pubblicizzata come la spiaggia dalle onde perfette, i surfisti la raggiungono in massa, il grande numero di hotel a basso costo permette anche ai più giovani e squattrinati una vacanza tropicale, e il clima è quasi perfetto in ogni stagione. O almeno così si crede. Rispetto al resto dell’Indonesia i costi aumentano di almeno il 30%, sempre bassi al nostro cambio, ma comunque superiori a quelli di isole ancora pulite e frequentate per cui si potrebbe optare.

Quanto costa allora Bali? Le aree più trafficate dai visitatori a breve termine, sono Kuta, Ubud e Seminyak. Mentre quest’ultima punta più sul mercato di più alto livello, le altre due zone sono accessibili w tutte le tasche. In entrambe le aree guesthouse e hotel sono praticamente ovunque, e mentre a Kuta gli hotel a basso costo si alternano ai resort di lusso, la soluzione più comune a Ubud sono le numerose homestay, ossia pensioni a gestione familiare, spesso decorate con un piccolo santuario tipico del luogo. Per dormire i prezzi variano grandemente. Il minimo più realistico è di circa 12 € per una camera doppia con bagno, a volte addirittura con piscina, anche se non sempre con standard troppo alti. È possibile dormire con meno, risparmiando un paio di euro, ma la base generalmente parte da 150.000 Rupie a notte. Per i viaggiatori solitari, a Kuta si trovano alcuni ostelli, con letti in camerata a partire da circa 6-7 €, rendendo quindi più conveniente una camera privata non appena si trova qualcuno con cui condividere. Questi prezzi sembrano irrisori, ma sul lungo termine anche pochi euro a notte possono fare la differenza, e viaggiando l’Indonesia ci si trova a incontrare camere doppie della stessa qualità a partire da 5 €, se non meno, arrivando ad un massimo di 10 €, che generalmente includono la colazione.

Mangiare è dove si trova la differenza più grande tra prezzi balinesi e quelli del resto del Paese. Il piatto più comune, un piatto di riso con verdure e volendo carne o pesce, può partire da 60 centesimi e arrivare al massimo a un paio di euro mangiando in un piccolo ristorante locale oppure per strada, ovunque in Indonesia. A Bali, trovando il ristorante più economico questi prezzi raddoppiano almeno. Per un kg di pesce cucinato alla griglia a Kuta vengono chieste 200.000 Rupie, circa 17 €, mentre ai mercati del pesce sulle città portuali si può spendere un quarto di quel prezzo. Una pizza non troppo invitante nei numerosi ristoranti occidentali di Kuta costa intorno ai 4 €. Il prezzo della birra più economica, la locale Bintang da 0,66, va dai 2-2,50 € se comprata nei convenience store, e aumenta di circa un euro nei bar. È pratica comune dei ristoranti non includere una tassa governativa del 10 o 15 % all’interno dei prezzi nel menù, quindi ci si trova spesso a spendere più di quanto ci si aspetti soltanto alla fine. Mangiando locale quindi è possibile cavarsela con pochi spiccioli, ma uscendo la sera in locali più occidentalizzati è si spendono una decina di euro soltanto per cominciare, almeno cinque volte il prezzo normale.

Nei trasporti sta la fregatura, con i taxi è necessario contrattare pesantemente, e viaggi in quartieri differenti, ad esempio fino a Denpasar partono da 100.000 Rupie, circa 8 €. Il valore vero della tratta è almeno la metà, ma anche con il tassametro i tassisti sanno come fregarti. Per raggiungere Ubud da Kuta i minibus chiedono 50.000 Rupie per un ora e mezzo di viaggio, è possibile risparmiare qualcosa con i trasporti pubblici ma è necessario cambiare bus e avere la pazienza di aspettare un mezzo che non ha orari.

Insomma una vacanza a Bali può costare poco o molto, a seconda dei propri bisogni e del tempo che si decide di stare. È possibile, in teoria, visitare questa destinazione con venti euro al giorno, ma per chi per le ferie si ritaglia poche settimane l’anno, almeno il triplo serviranno a coprire i vizi, facendo di Bali una destinazioni non economica quanto si potrebbe pensare, ma soprattutto non migliore in termini di valore di moltissime altre mete marittime in sud-est asiatico.