Trekking nell’Abel Tasman National Park, Nuova Zelanda

Mettiamola così: se c’è un posto in cui dovreste andare per fare trekking questo è la Nuova Zelanda e se tra tutti dovreste scegliere una meta in Nuova Zelanda questa sarebbe l’Abel Tasman National Park. Non riuscirei a completare un elenco di motivi per cui la Nuova Zelanda è tra le migliori destinazioni al mondo per camminare nella natura, ma il fatto che la popolazione è piccolissima, quasi il 30% del territorio è protetto, non esistono animali pericolosi e si può passare da picchi innevati alla sabbia più fine nel giro di una giornata, dovrebbe bastare.

L’Abel Tasman Coast Track è un tracciato di 54 km che scorre lungo la costa del parco nazionale che porta lo stesso nome, situato nell’angolo nord-occidentale dell’Isola Sud, nella regione di Nelson. Questo percorso fa parte delle Great Walks of New Zealand, ossia i nove itinerari migliori sparsi sulle due isole, ed è un continuo salire e scendere tra fitte foreste pini e felci per uscirne sulle spiagge isolate della Golden Bay.

 

Dire che non ero molto preparato a questa camminata sarebbe riduttivo, dato che non conoscevo dell’esistenza di questo parco fino a pochi giorni prima di partire. Nelson è la città più soleggiata della Nuova Zelanda, un’eccezione al clima della Terra della Lunga Nuvola Bianca ed è da qui che si parte per l’Abel Tasman. La prima tappa è all’ufficio D.O.C. (Department of Conservation), in cui chiedere i permessi per campeggiare, che si trova nel centro della città all’interno dell’i-Site, il centro informazioni. “Quante notti?” mi viene chiesto, “Non lo so, quanto ci vuole?” rispondo e “Non lo so, quanto cammini? Che giro vuoi fare? Da dove vuoi partire?” mi sento dire. Era chiaro che qualche informazione in più non mi avrebbe fatto male, ma questa cosa dei permessi sembra essere una formalità sia per me che per loro e qui in Nuova Zelanda nessuno sembra preoccuparsi di mandare una persona sola a perdersi nei boschi. “Tre giorni dovrebbero bastare”, mi dicono.

Dopo aver trovato una piccola tenda blu, di seconda mano, in un negozio sulla strada, sono pronto a partire. Non serve altro se non un cambio di vestiti e abbastanza cibo per tre giorni. La breve guida che mi viene data al centro informazioni descrive l’Abel Tasman Coast Track come un tracciato di 3-5 giorni, che in molti scelgono di camminare solo parzialmente, alternando alcune ore a piedi ad alcune ore di kayak lungo la costa. Per questioni di budget io decido di farla tutta camminando, con l’idea di fermarmi al chilometro 48, ossia la spiaggia di Totaranui, dalla quale un autobus dovrebbe riportarmi alla civiltà.

Da Nelson, poco dopo l’alba, vengo trasportato a Marahu, che è il punto di ingresso al parco. Non c’è nessuno. La prima tratta è semi-deserta, forse perché a Febbraio la stagione sta finendo, ma il sole brucia prima di entrare nel bosco. Lo zaino è come al solito troppo pesante, ma prevedo comunque di raggiungere il chilometro 23 e la spiaggia di Bark Bay, in cui piantare la tenda e mangiare tutto il possibile per alleggerirmi. In realtà questa prima tratta non è pesante quanto avrei creduto e il parco e arrivo a destinazione in circa sei ore. Bark Bay è l’inizio della Tonga Island Marine Reserve, ossia una fetta di mare in cui vive una colonia di foche e sul quale galleggiano diverse isole quasi tropicali. Il secondo giorno si fa più divertente. Iniziano le salite, e poi le discese tramite le quali si raggiungono aree piatte, parti del parco attraversabili solo in bassa marea. Sono mari di conchiglie che sembrano aspettare l’arrivo dell’acqua. Ogni poche ore sbuco su una piccola spiaggia e dopo un tuffo riparto per la foresta. La camminata continua così per tutti e 25 i chilometri rimanenti, se non per una sosta all’Awaroa Hut, il rifugio in cui si ferma chi non ha con sé una tenda.

Ho concluso il percorso in due giorni anziché tre. Ne sono un po’ pentito, avrei dovuto prenderla con più calma, tornassi indietro ce ne metterei cinque o sei, di giorni. Ma è così piacevole camminare in questo ambiente che non viene voglia di fermarsi, la fatica non si fa sentire. Campeggio un ultima notte a Totaranui, a due passi da una delle spiagge più apprezzate di questa coppia di isole, da chi in questa coppia di isole ci vive. Qui i neozelandesi vengono in vacanza d’estate, ma nonostante la popolarità, il campeggio non ha ancora la corrente elettrica e le vie d’accesso non hanno ancora visto l’asfalto. Riparto la mattina per tornare a Nelson, c’è un passaggio trovato su internet che mi aspetta per ripartire verso sud. Ma tornerò.