6 Trekking da un Giorno da Fare in Nuova Zelanda

In Nuova Zelanda esiste un percorso che permette di percorrere tutto il paese, a piedi, dalla punta settentrionale a quella meridionale e volendo proseguire per camminare attorno a Stuart Island. Ci sono poi le nove Great Walks, che sono in realtà solo le migliori di una ben più lunga lista di tracciati eccezionali. Ogni National Park è ben attrezzato per chi parte tenda in spalla per giorni di cammino e ogni tipo di mappa è disponibile per organizzare il proprio trekking in ogni centro informazioni del paese. E per chi lavora? Chi non ha il tempo, i soldi, le energie o la motivazione di affrontare una camminata intensa deve considerare la natura inaccessibile? Per fortuna no.

Anche per chi ha solo un fine settimana a disposizione esistono decine di passeggiate brevi per fuggire dalla città. Ogni regione ne offre almeno qualcuna, ma ecco sei dei migliori trekking da strizzare in un viaggio di 24 ore, andata e ritorno:

 

Rangitoto Island, Auckland

Auckland sarà anche la città che contiene un quarto della popolazione neozelandese, ma nonostante il suo tentativo di somigliare ad una metropoli uscirne è questione di minuti. Per arrivare a Rangitoto Island si salta sul traghetto che parte dal porto centrale facendo scalo a Devonport e in meno di un’ora si raggiunge l’isola. Tutta la regione di Auckland è conosciuta per la sua attività vulcanica e Rangitoto ne è l’esempio perfetto, essendo coperta in buona parte da roccia nera che rende il tracciato verso la vetta così particolare. Camminare su questo vulcano inattivo impiega tra le quattro e le cinque ore andata e ritorno, ci sono bagni e alcuni edifici attorno al porto, ma per il resto l’isola è intatta, essendo una riserva protetta dal Department of Conservation. D’estate camminare sulla roccia lavica può risultare bollente, ma all’arrivo sulla vetta, dopo aver passato il grande cratere ormai coperto di foresta, si è premiati con la vista perfetta sulla città di Auckland che spicca dal mare.

 

Key Summit, Fiordland

Quella verso il Key Summit è considerata una delle migliori camminate brevi nell’Isola Sud. La tratta iniziale è parte della famosa e più lunga Routeburn Track, dalla quale poi si separa per salire sul picco, che seppure non molto alto (918 metri di elevazione), offre una vista ottima sul paesaggio alpino che caratterizza la regione del Fiordland. Raggiungere questo tracciato è possibile in macchina percorrendo la Milford Road da Te Anau, punto di ingresso alla regione e a Milford Sound. È una camminata di non più di mezza giornata, quindi è possibile includerla in un viaggio verso i fiordi senza dover correre. Per arrivare al Summit si passa una fitta foresta pluviale che si apre su un paesaggio più secco fino a portare al punto più alto, in cui una vista panoramica permette di contare tutti i picchi della zona.

 

Sawcut Gorge, Marlborough

A circa 55 chilometri da Blenheim si trova questo quasi sconosciuto tracciato che segue il letto di un piccolo fiume fino alla gola che stringe le proprie pareti in uno stretto corridoio di roccia. Questo è un percorso roccioso che segue direttamente il fiume, ma si possono trovare alcune difficoltà nell’attraversare il corso d’acqua quando questo si gonfia, non essendo il tracciato segnato. Camminare fino al Sawcut Gorge e tornare indietro impiega circa quattro ore, nelle quali si cammina paralleli a monti che si alzano verso il cielo, si attraversano piccole cascate e si attraversano brevi tratti di foresta quando il fiume scorre troppo forte fino ad arrivare alla gola, nella quale si entra e dopo la quale si torna indietro sui propri passi. Non si può evitare di bagnarsi quindi è una camminata più adatta all’estate che all’inverno, ma non essendo molto frequentata non esiste un periodo di chiusura. Si accede al fiume passando attraverso la proprietà privata di alcuni abitanti del luogo, che sono anche una buona risorsa di informazioni sulla zona circostante.

 

Red Rocks, Wellington

Parte da Island Bay questo tracciato che segue la costa attraversando un paesaggio composto da colline versi che si trasformano in rocce di diversi colori fino a toccare l’oceano. Il percorso è relativamente facile seppur roccioso e potrebbe proseguire oltre la singola giornata, e nonostante la vicinanza alla capitale tende ad essere poco frequentato. Wellington è situata su una linea di faglia e le rosse formazioni rocciose che danno il nome a quest’area sono il risultato dello scontro tra le due placche tettoniche. Oltre ai colori che rendono particolarmente interessante la passeggiata, qui si trova anche una piccola colonia di foche che possono essere viste a prendere il sole lungo la costa dopo alcune ore di cammino. Island Bay si raggiunge facilmente con i mezzi pubblici e il percorso ha inizio dove questo quartiere tocca il mare.

 

Coromandel Peninsula

È difficile dare un nome specifico a questa camminata della Penisola del Coromandel, in quanto qui ne esistono decine che si collegano tra loro ed è spesso difficile capire dove inizia una traccia e dove ne finisce un’altra. Non importa, camminando nel Coromandel non si può sbagliare. Partendo dal principale centro, Coromandel Town, basta dirigersi verso la costa per poi salire verso nord all’interno della foresta di Kauri, l’albero millenario nativo di questa regione. Proseguendo si esce dalla foresta per seguire per circa un’ora la strada asfaltata che porta ad almeno quattro spiagge differenti: non c’è che l’imbarazzo della scelta. La breve Kauri Walk conclude il percorso sbucando sul campeggio poco distante dal centro città e quindi alla strada che riporta al punto di partenza.

 

Kea Point + Hooker Valley, Monte Cook

Se al mare del Coromandel preferite un paesaggio alpino non c’è luogo migliore della regione che circonda il Monte Cook, la prima vetta della Nuova Zelanda. Dalla sua base, in cui cresce un piccolo villaggio ed è presente un campeggio D.O.C. si diramano diversi tracciati, di diversa lunghezza, in diverse direzioni. Due tra i preferiti sono quello verso il Kea Point, un belvedere dal quale è possibile fotografare non solo il Cook, ma anche tutte le altre montagne che compongono la catena di cui fa parte, e il percorso verso la Hooker Valley. Partendo presto è possibile completare entrambi i tracciati in un giorno, con il Kea Point che richiede un paio d’ore dal campeggio per essere raggiunto e il tracciato per la Hooker Valley per il quale si ha bisogno di due, tre o quattro ore, a seconda di dove si decide di tornare indietro. Questa è una delle aree più interessanti del paese, sia per il paesaggio alpino che qui si trova ma anche per la regione dei laghi alla quale si arriva in poche ore di viaggio. Nel giro di una giornata ci si può trovare dal camminare ai piedi del Monte Cook, al tuffarsi in un gelato lago glaciale, fino a, volendo, toccare l’Oceano Pacifico raggiungendo la costa orientale.