Via Terra: Asia Centrale

Neanche alle mappe geografiche sembra essere chiaro cosa si intenda per Asia Centrale: in alcune cartine è definita come l’area racchiusa tra Mar Caspio e Cina, in altre sono inclusi Azerbaigian, Georgia e Armenia, mentre altre volte ancora si trova evidenziato anche l’Afghanistan. Alla fine dei conti dove finiscano i suoi confini non è molto importante per chi ha come unico obiettivo raggiungere lo Xinjiang dalla Turchia o viceversa, senza prendere un aereo. Esistono diversi modi per farlo, ma prima di partire per un viaggio in questa parte di mondo ci sono un paio di cose da considerare:

Visti

Gli unici paesi che consentono l’accesso senza visto o che rilasciano il visto al confine ai possessori di passaporto italiano sono Georgia, Armenia e Kirghizistan. Il Kazakhstan al momento concede un visto di 15 giorni all’arrivo, ma questo potrebbe cambiare e seppure questo tempo sia sufficiente per attraversare il paese, potrebbe non esserlo per visitarlo e fare domanda per i visti successivi. Per tutti gli altri stati della regione è necessario chiedere un visto in anticipo e per ognuno sia tempistiche che procedure sono differenti, che cambiano a seconda dell’ambasciata in cui si fa domanda.

Direzione

I visti possono essere richiesti tutti lungo la strada visitando le ambasciate man mano che si procede. Partendo dall’Italia, a seconda dei tempi a disposizione, può aver senso preparare più documenti possibile in anticipo, ma nel caso in cui si preferisca improvvisare oppure si provenga dalla direzione opposta questo non è possibile. Viaggiare da occidente a oriente pare essere più semplice perché essendo questo l’itinerario più trafficato il rilascio dei visti da parte dalle ambasciate sembra essere più fluido. Questo vale in particolare per il Turkmenistan, dove non è possibile ottenere un visto turistico se non facendo parte di un tour guidato, ma solamente un visto di transito.

Itinerari

I percorsi in Asia Centrale si possono diramare in decine di punti, ma sono principalmente due le tratte che si seguono per arrivare da est a ovest o viceversa: passando dall’Iran oppure dal Mar Caspio. L’itinerario che ho seguito io aveva come punto di partenza la Cina: da Kashgar sono entrato in Kirghizistan dove ho fatto domande per i visti per Uzbekistan e Iran. Una volta in Uzbekistan ho fatto domanda per il visto di transito turkmeno (che non mi è stato concesso, la storia completa del mio quasi arresto al confine qui). Successivamente sono arrivato in Iran e quindi in Turchia.

L’altra opzione, sempre partendo dalla Cina, è entrare in Kazakhstan partendo da Urumqi (dove è possibile ottenere il visto se i 15 giorni concessi non fossero abbastanza). Attraversando tutto il Kazakhstan si arriva ad Aktau, da dove parte un traghetto fino a Baku, in Azerbaigian. Da qui le cose si complicano un po’, perché il confine Azerbaigian – Armenia rimane chiuso essendo i due paesi in guerra. Di conseguenza per procedere è necessario salire in Georgia oppure scendere in Iran. Anche il confine Armenia – Turchia è chiuso al momento della scrittura.

Entrambi questi percorsi possono essere effettuati anche al contrario, partendo dalla Turchia. Esiste un secondo traghetto sul Mar Caspio, che collega Azerbaigian e Turkmenistan. Questo traghetto viaggia in entrambe le direzioni, ma essendo irregolare, è sconsigliato prenderlo da Turkmenistan, in quanto i giorni concessi dal visto di transito sono troppo limitati e un ritardo del traghetto potrebbe implicare la deportazione. Fino a un paio di anni fa anche la parte curda dell’Iraq era aperta ai turisti (venivano concessi 10 giorni di visto), ma adesso i confini sono chiusi.