Un Resconto Inutile ma Matematicamente Accuratissimo del 2013

Un altro anno si conclude ed è, come sempre, tempo di resoconti. È tempo di post inutili e di articoli che interessano solo a chi li scrive, di storie che abbiamo già sentito e di informazioni che non servono a niente. Ieri leggevo di uno che diceva che il 2013 è stato un anno di crescita personale per diversi motivi che non si sente di scrivere, e quindi non li ha scritti e di conseguenza nel post che dovrebbe riassumere ciò che è successo l’anno passato non c’è niente di ciò che è successo l’anno passato, se non che quello che è successo non si può scrivere. Una ha detto che sono stati gli attimi con le persone amate a fare del 2013 un anno importante ma che però quelli non si condividono mica così con tutti, però condividere che gli attimi con le persone amate non si condividono con tutti va bene condividerlo. Poi c’era uno che ha postato che il 2013 è stato uguale al 2012, e all’anno prima, e a quello prima ancora e io sono andato a vedere e c’era davvero un articolo di dodici mesi fa che diceva che il 2012 era stato uguale al 2011, e ho pensato che se non avesse scritto quello del 2013 qualcosa almeno sarebbe cambiato quindi insomma uno il destino se lo costruisce un po’ da sé è inutile lamentarsi.

Insomma così non va. Dato che le cose qui siamo a farle bene, anche il più superfluo dei resoconti annuali merita una certa attenzione. Perché c’è crisi e non si possono consumare i tasti del computer per nulla. Ecco quindi un inutile ma statisticamente accuratissimo riepilogo del mio 2013, un anno trascorso viaggiando.

Allora, per chi non lo sapesse l’anno scorso vivevo in Nuova Zelanda. Ma poi mi sono rotto un po’ le palle, ho fatto lo zaino e il 26 Gennaio 2013 sono partito per l’Asia, con l’intenzione di tornare in Europa via terra dal Timor Est. Ad oggi mi trovo in questo continente da 337 giorni e sono in India, circa a metà strada. Se uno volesse fare il preciso sono passate 8.088 ore da quando ho lasciato l’appartamento in cui abitavo a Wellington, Nuova Zelanda, oppure 485.280 minuti (grazie timeanddate.com).

Il piano originale di arrivare in Europa senza prendere l’aereo non è andato esattamente come previsto (ma quando mai va così?), e così nel mio viaggio senza volare ho già preso 8 aerei oltre ad aver acquistato almeno un paio di biglietti fasulli per ottenere i visti. Fermarsi al numero di aerei però sarebbe riduttivo. Nel 2013 ho infatti preso 119 autobus, 46 barche, 40 taxi, 19 microlet o bemo, 17 moto o motorini, 44 treni, 51 tuk tuk, 4 passaggi sul retro di camion, 4 risciò a pedali, 3 biciclette, 12 jeep, 1 elefante ed 1 cammello. Il viaggio più lungo è stato quello da Jorhat a Patna, in India, 34 ore di treno, ma quello più scomodo è stato probabilmente quello dall’isola di Timor a quella di Flores su un traghetto notturno di 12 ore, in terza classe. Sul più comodo invece dormivo, quindi non me lo ricordo. Negli ultimi mesi ho sviluppato un’utile capacità a dormire in ogni posizione, ma al sedile di un autobus scassato prefesco ancora i letti. Fino ad adesso mi sono infatti coricato su 116 letti differenti, ai quali si aggiungono due divani e quattro aeroporti, dove si dorme perché è gratis.

In quasi 12 mesi ho visitato 10 paesi, se si conta anche la Nuova Zelanda da dove sono partito. Secondo Google Maps ho percorso 22.118 chilometri, senza contare quelli volati che non valgono (e di cui mi vergogno un po’). Il paese più grande è stato senza dubbio l’India con i suoi 3.287.260 chilometri quadrati, ma anche oltrepassare 10 isole d’Indonesia (1.904.570 chilometri quadrati, grazie Trading Economics) non è stato sempre semplice. Su questi territori ho potuto visitare 17 Patrimoni dell’Umanità UNESCO, dall’isola di Komodo ai lentissimi treni himalayani del nord dell’India. A questi siti e molti altri ho scattato 22.640 foto e qualche video, che occupano solo 174,04 giga di spazio, dato che ho finito per farle tutte in Jpeg.

In un anno ho speso 6.445 €. Se però conto che ho fuso il primo computer a metà strada e ne ho spesi 534 per uno nuovo, e se aggiungo che 107,84 € sono andati solo in spese di bancarie di prelievo, e che potendomelo permettere ad un certo punto ho speso 678 € per fare due regali a due persone care, viene fuori che un intero anno di viaggio costa 5.125,16 €, ossia 15,20 al giorno, che includono ogni pasto, letto, visto, trasporto, biglietto fasullo, fregatura e il resto delle cose che si sono presentate. Il mio budget previsto era di circa 20 € al giorno e sono riuscito quindi a rientrarci senza troppi problemi, anzi, con qualche sforzo avrei potuto risparmiare qualcosa in più. Viaggiando sempre da solo probabilmente avrei speso di più, ma avrei a sua volta tagliato qualche tappa, rientrandoci comunque. Sia la camera più costosa che quella più economica sono state in India, per rispettivamente 28 € a Patna, e 1,80 € a Rishikesh, sempre per due persone.

Durante questo anno in movimento non ho mai smesso di scrivere ed Exploremore ha finalmanete cominciato a portare i suoi frutti. A Giugno ho completato e pubblicato la seconda guida sul Working Holiday in Nuova Zelanda, che insieme a quella sull’Australia mi hanno permesso di allungare l’itinerario a mio piacimento. Durante tutto il corso dell’anno sono riuscito a scrivere regolarmente, pubblicando sempre un post ogni tre giorni senza dover chiedere a nessuno di collaborare in cambio di “visibilità”, editando migliaia di foto e decine di video, rispondendo ad un numero mai visto di mail. Ho cominciato a vedere a questo sito come ad un progetto a lungo termine e se ancora non posso dirmi completamente location independent, potrei mantenermi senza grossi problemi in buona parte del mondo orientale, che è un grande passo. Seppure 20.000 visite al mese non siano ancora molte, raggiungerle senza dover parlare del week-end a Londra è stata una piccola soddisfazione.

Il 2014 continuerà di questo ritmo e non potrei chiedere di meglio. I piani sono ancora vaghi, ma anche se non lo fossero è improbabile che vadano come previsto. Per trarre conclusioni bisognerà aspettare fino al prossimo resoconto.

  1. Veramente ti sei segnato tutte queste cose? Perché io non mi ricordo neanche l'orario del volo che ho martedì (e che oggi mia mamma mi ha richiesto per la centesima volta come ogni mamma), e tu invece hai veramente segnato tutti questi numeri? Stima totale, ancora di più!

    Cerco di non farti troppa pubblicità altrimenti quei 5 € con paypal ti tocca veramente darmeli.. 😉 Però lo condivido per forza questo articolo perché stavo con le lacrime agli occhi per le prime 20 righe!

    Sei riuscito perfettamente nell'intento di non scrivere di Londra, ma di catalizzare l'attenzione sul tuo "viaggio" stupendo.. Complimenti ancora..

    Lucia

      1. capisco! Quelle cose che ogni tanto scrivi in un momento di delirio.. 😉 Da oggi, in tutti i prossimi viaggi mi scrivo i numeri.. voglio vedere quanto dura la mia costanza! 😀

  2. mi hai fatto venir voglia di segnarmi le stesse cose nei miei prossimi viaggia 😀

    vediamo se per quest'anno ho buona memoria…

  3. sei un genio ! io nel 2014 continuerò a seguire i tuoi post inutili con molto piacere !

    buon viaggio e buon 2014 🙂

  4. Ciao, seguo il tuo blog, da qualche mese, quando ci sono capitato, cercando info sul mio attuale viaggio in Vietnam ( sono ad Hanoi adesso ).

    Ho mancato invece, a suo tempo, i vari articoli di gonews…ecc.ecc.

    Sorry, un'empolese non avrebbe dovuto..!!

    Solo per augurarti bon' anno*, e buona fortuna per tutti i tuoi futuri "numeri", che in realtà saranno facce, esperienze, colori, suoni, sapori…..ecc ecc

    E se, casomai, deciderai davvero di arrivare ( magari per poi ripartire ) dove tutto è iniziato, e almeno per stavolta il piano andrà come previsto, sarei felice di ascoltare tutti gli altri altrettanti "numeri" conteggiati….

    P.S1 *Come errore ortografico è ampiamente voluto!!!

    P.S2 Se poi tra un conteggio e l'altro hai qualche suggerimento circa il vagabondare per le spiagge dell'isola di Phu Quoc, sarei contento di ascoltarlo. Oppure quanto a spiagge, (ma anche a costi, a "tipi da spiaggia"ec ec ) meglio "sconfinare" in Cambogia???

    1. Ciao Alessandro,

      grazie per quello che hai scritto, quando (e se) torno, di sicuro ci sarà modo di scambiare qualche numero, anche se non so chi sei. Riguardo le spiagge, io sia in Vietnam che in Cambogia ho passato poco tempo e purtroppo non ho visto mare, quindi non saprei darti direzioni. Per sentito dire consiglierei la cambogia sia per costi che per spiagge, ma non ho esperienza diretta!

      Buon anno anche a te!

  5. Ma puoi riuscire a farmi piangere anche con un resoconto cosi?? Mi emoziona, mi emoziona riconoscere anche nel tuo segnarti tutti i numeri e nel tuo riuscire a farci un articolo stupendo il fatto che sei nato per fare quello che stai facendo, Angelo! e mi emoziona veder brillare e crescere un talento sul mio schermo ogni 3 giorni, una sensazione unica. Ora vado a comprare le tue guide anche se non mi servono, e' l'unico modo che mi e' rimasto per contribuire da cosi lontano (se ce n'e' altri, fammi sapere!) 🙂

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