Il Working Holiday Visa è un permesso offerto dal governo australiano ai cittadini di Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Corea, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Taiwan, di età compresa tra i 18 e i 30 anni (31 anni non compiuti), che offre la possibilità di soggiornare – lavorando e viaggiando – in Australia per dodici mesi consecutivi. È pensato per favorire lo scambio interculturale tra giovani di diverse parti del mondo e permette di farlo senza gravare sulle tasche di nessuno, neanche le proprie. È concesso infatti lavorare su tutto il territorio australiano (e, volendo, intraprendere un corso di studio), anche se con dei limiti di tempo, imposti per far sì che il fine principale rimanga sempre la vacanza, la visita, e non il tentativo di stabilirsi in modo permanente.
Questo visto, creato per favorire lo scambio interculturale in Australia, permette di finanziare la propria vacanza, che dovrebbe essere il motivo principale del viaggio, lavorando per brevi periodi, non superiori a sei mesi con lo stesso datore di lavoro.
Il miglior modo per richiedere il visto è on-line, direttamente dal sito dell’immigrazione australiana. Prima di applicare, però è necessario assicurarsi di avere tutti i requisiti necessari. Oltre a non aver compiuto i 31 anni, infatti, bisogna:
- Essere in possesso di un passaporto valido per almeno un anno dall’ingresso in Australia;
- Trovarsi fuori dall’Australia al momento dell’applicazione;
- Non aver già ottenuto un visto Working Holiday in Australia in passato;
- Non avere figli dipendenti al momento dell’ingresso in Australia;
Se sei in possesso di questi requisiti puoi procedere all’applicazione iscrivendoti al sito dell’immigrazione e creando un account che sarà utilizzato poi per completare la domanda.
Basterà cliccare su “Apply Now” nella pagina dedicata al Working Holiday Visa e successivamente su “Create an Immiaccount (Individuals)” nella schermata che segue. Durante l’apertura dell’account verrà richiesto di inserire alcuni dati personali, di registrare cinque domande e risposte di sicurezza e di creare una password da usare poi per accedere al proprio profilo. Una volta confermato l’Immiaccount potrai procedere con la richiesta del visto Working Holiday.
Per l’applicazione del visto Working Holiday è necessario compilare una serie di moduli riguardanti la propria situazione personale. Le domande sono relativamente semplici da rispondere e riguardano la propria condizione di salute, la propria fedina penale, la situazione economica ed i piani per il viaggio in Australia. Buona parte dei quesiti sono diretti e veloci da risolvere, mentre per altri è necessario porre particolare attenzione.
Stato di Salute
Vi sono alcuni requisiti medici da rispettare perché si ottenga il visto. Se in passato hai avuto problemi di salute, questi devono essere dichiarati e l’ufficio immigrazione prenderà in esame la tua applicazione per decidere se il visto può essere concesso senza ulteriore analisi, se è necessario mostrare altri documenti oppure se è meglio negare del tutto il permesso d’ingresso in Australia. Il visto non viene concesso a chi:
- Rappresenta un rischio per la salute pubblica o per la comunità in Australia;
- Rappresenta un costo per la comunità australiana, in termini di servizi sanitari;
- Si troverà con alta probabilità ad utilizzare servizi sanitari limitati, precludendone l’accesso alla comunità australiana.
Per problemi di salute minori o per condizioni ormai concluse ed appartenenti al passato invece possono essere richiesti referti medici oppure una radiografia al torace recente. La radiografia deve essere fatta in un centro certificato e tende ad essere richiesta se:
- Sei residente in un paese a rischio tubercolosi;
- Hai trascorso almeno 3 mesi negli ultimi 5 anni in un paese a rischio tubercolosi;
- Sei stato a contatto con una persona malata di tubercolosi;
- Radiografie passate hanno mostrato anomalie;
- Esiste la probabilità che avrai bisogno di utilizzare ospedali australiani;
- Esiste la probabilità che lavorerai in un centro assistenza all’infanzia.
Se non hai mai contratto malattie particolari, non hai mai avuto problemi di salute e non c’è motivo di pensare che tu sia un rischio per la comunità, non sarà richiesta alcuna prova. In ogni caso non è necessario allegare alcun documento medico all’applicazione a meno che questo non sia richiesto espressamente.
Non esiste una lista ufficiale delle condizioni di salute che sono reputate un rischio e non c’è modo di sapere in anticipo se la propria situazione creerà problemi. Ogni applicazione sospetta è esaminata singolarmente dall’ufficio immigrazione.
Una nota riguardo le permanenze superiori a tre mesi in un paese a rischio tubercolosi, prima di entrare in Australia: si intende il singolo paese, quindi, tecnicamente, se nei passati cinque anni hai viaggiato attraverso più paesi a rischio tubercolosi, senza mai superare il limite dei tre mesi in ognuno, non è necessario dichiarare niente.
Situazione Economica
Le domande sulla situazione economica riguardano principalmente due cose: il possesso di un biglietto di ritorno e i fondi necessari a sopravvivere in Australia.
Per prima cosa, un biglietto di ritorno non è obbligatorio. Non c’è legge che vieta di partire per l’Australia con un visto Working Holiday con un biglietto di sola andata. Il secondo punto, che crea più preoccupazioni, è quello che tratta quanti soldi si debba dimostrare di avere al momento dell’arrivo in Australia. Il governo suggerisce 5.000 dollari come cifra sufficiente. Se, al momento della partenza, sei in possesso di questa somma è una buona idea portare con te una copia dell’estratto conto. E se 5.000 dollari in banca non ci sono? Il consiglio non ufficiale è di partire comunque. Di rado avvengono controlli e tutti sanno che chi arriva con un Working Holiday è in Australia per lavorare e quindi sarà in grado di mantenersi. Di solito, all’arrivo in aeroporto, alla questione non si accenna neanche. Purtroppo non si può dire con certezza che nessun controllo avverrà – la possibilità esiste -, ma la probabilità sono basse.
Precedenti Penali
Un altro punto importante è quello che riguarda eventuali crimini commessi in passato. Se la tua fedina è pulita salta pure questo passaggio. Se invece hai commesso crimini di qualsiasi tipo questi devono essere dichiarati. Non è detto che aver commesso un crimine precluda la possibilità di ottenere il visto e per questo è una buona idea dichiararlo. Dichiarare un reato ed ottenere il visto è meglio che ottenerlo nascondendo il proprio passato, in quanto se ciò che è stato omesso venisse a galla all’arrivo oppure durante l’applicazione di visti differenti in futuro questo sarebbe certamente un ostacolo. Non è possibile in alcun modo sapere in anticipo se la domanda sarà accettata o meno in quanto nel caso di precedenti penali ogni caso è esaminato in modo individuale.
Piani di Viaggio
Le domande riguardanti i tuoi piani in Australia sono generiche e non è necessario essere troppo precisi. L’unico grattacapo in questa sezione è quello che tratta la data di arrivo. Viene chiesto, infatti, di indicare il giorno in cui si intende entrare in Australia, anche se questo è impossibile da sapere se non avendo già acquistato un biglietto aereo. La data da indicare è indicativa e l’immigrazione mette in chiaro che non si dovrebbe acquistare nessun volo prima di aver ottenuto il visto. Anche qualora i programmi cambiassero non c’è problema, dall’ottenimento del visto hai un anno di tempo per entrare in Australia e sei libero di farlo quando meglio credi, non considerando la data fornita al momento dell’applicazione del visto. Il visto sarà poi attivo dal giorno dell’ingresso in Australia e da allora sarà valido per 365 giorni.
Costi
Il visto Working Holiday costa oggi 440 dollari australiani, e questa cifra viene revisionata regolarmente ogni 1 Luglio. Il visto è da pagarsi in anticipo con carta di credito e non è possibile ottenere un rimborso nel caso in cui la domanda venga rifiutata.
Nella maggior parte dei casi l’applicazione si conclude in qualche decina di minuti e se le risposte rientrano nella normalità non vengono richiesti ulteriori chiarimenti o documentazioni. Con i tuoi dati puoi accedere in ogni momento al sito dell’immigrazione e controllare il progresso della tua domanda. Se durante l’applicazione ti rendi conto di avere dei dubbi è possibile salvare e proseguire in seguito. Conclusa l’applicazione la risposta dovrebbe arrivare in forma elettronica nella tua e-mail entro una settimana, anche se in alcuni periodi dell’anno potrebbe essere necessario più tempo, fino a tre settimane. Il visto è invisibile e ciò che riceverai via e-mail è solo un codice di riferimento. È consigliato stamparlo, anche se di rado è necessario mostrarlo, in quanto il visto è già collegato al tuo passaporto. Potrebbe essere utile, però, avere un visto adesivo visibile all’interno del passaporto, in particolare nel caso in cui un datore di lavoro chieda una prova del vostro stato prima di assumervi. È possibile ottenere l’adesivo nel proprio passaporto richiedendolo gratuitamente in qualsiasi ufficio immigrazione, ma anche questo non è obbligatorio.