Sono tanti i motivi per cui si sceglie di viaggiare via terra piuttosto che in aereo, e uno di questi è la spontaneità del non dover prepararsi troppo in anticipo, del poter modellare il proprio itinerario in base a ciò che accade lungo la strada, rendendo gli ostacoli parte dell’esperienza stessa. Non è un caso che sempre più persone preferiscano muoversi lentamente, rimanendo a stretto contatto con il territorio: oggi non solo viviamo in periodo storico relativamente pacifico, ma abbiamo anche a disposizione una serie pressoché infinita di risorse per capire cosa ci aspetta lungo il percorso e stabilire in modo immediato come sia più intelligente, economico e veloce arrivare a destinazione.
A seconda di come, dove e quando si viaggia, anche l’improvvisazione può beneficiare di un po’ di supporto virtuale. Per qualsiasi sistema si scelga di utilizzare per arrivare da A a B, c’è almeno un sito di riferimento che può far risparmiare tempo prezioso sia durante la pianificazione che durante il viaggio stesso, a partire dal metodo più spontaneo di tutti: l’autostop. HitchWiki è il Wikipedia degli autostoppisti, con centinaia di indicazioni su come ottenere un passaggio, punti di appostamento e predisposizione delle diverse nazioni nei confronti del pollice alzato. Su HitchWiki, basta cercare una città o uno stato per capire quando sia complicato muoversi in autostop. Hitchlog è un’altra piattaforma ricca di informazioni, in cui è possibile caricare le proprie esperienze che potranno tornare utili a viaggiatori futuri e creare grafici e statistiche delle proprie avventure. Gli utenti più attivi di Hitchlog hanno percorso centinaia di migliaia di chilometri in autostop e vantano profili dai numeri tanto dettagliati quanto impressionanti. Trustroots, il sito per lo scambio di ospitalità nato in reazione alla commercializzazione di Couchsurfing, contiene una sezione dedicata agli autostoppisti.
Per chi preferisce una versione più moderna dell’autostop vi sono le varie piattaforme di ridesharing, di cui BlaBlaCar è la più famosa, ma non l’unica. In Oceania, ad esempio, il sito Gumtree è molto utilizzato dai backpacker per cercare persone con cui condividere un mezzo e anche Couchsurfing può diventare una risorsa in cui cercare (o offrire) passaggi. Capire le distanze e i tempi di percorrenza su strada (oltre alla propria posizione quando ci si perde) oggi è un’azione immediata: basta utilizzare l’app Maps Me o Google Maps per scaricare le mappe della nostra destinazione sullo smartphone e consultarle offline ogni volta che è necessario.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici vi sono decine di siti a cui fare riferimento, sia per comparare i prezzi, che per pianificare gli itinerari. SoBus permette di comparare i prezzi delle maggiori compagnie di pullman d’Europa e aiuta a confrontarli con quelli di treni e siti di ridesharing. Nonostante possa sembrare che Flixbus abbia monopolizzato il mercato dei viaggi a bassissimo costo, controllando su questi siti può capitare di trovare opzioni ancora più vantaggiose, soprattutto se si prenota con poco anticipo. Trainline applica lo stesso concetto ai treni, mostrando tutti i vari biglietti disponibili da parte delle varie compagnie ferroviarie sulle tratte prescelte. Seat61, invece, è un contenitore di informazioni dettagliate sul mondo dei viaggi su rotaia: al suo interno sono pubblicati articoli sul muoversi in treno in quasi ogni stato del mondo, si trovano approfondimenti su come seguire itinerari leggendari (ad esempio la Transiberiana) e spiegazioni chiare su come interpretare i biglietti in luoghi in cui la lingua è un ostacolo.
Viaggiare senza volare ha anche i suoi svantaggi: in particolare su lunghe distanze infatti, significa dover affrontare più spesso le pratiche burocratiche necessarie ad accedere ai paesi lungo il percorso. Project Visa è utile a capire se e quando è necessario un visto, anche se è importante ricordare che i solo i siti ufficiali delle ambasciate dovrebbero essere considerati attendibili. La Overlanding Association invece è un’associazione non-profit creata per supportare i viaggi via terra. Sul loro sito si trovano collegamenti a gruppi Facebook riguardanti i viaggi overland in tutti i continenti, ma anche consigli, mappe e tabelle che segnalano documenti richiesti per superare i confini con un mezzo proprio. Caravanistan è un sito specializzato negli “Stans”, i territori dell’Asia centrale famosi per essere complicati da superare: il forum è particolarmente attivo e fornisce testimonianze dirette sull’ottenimento dei visti e l’accesso alle differenti nazioni. Un’ottima alternativa è il ricchissimo forum di Lonely Planet, Thorn Tree, che contiene ormai informazioni su ogni angolo del globo. Una categoria di viaggiatori che merita un paragrafo separato è quella dei ciclisti. Chi parte in bicicletta forse non dovrà preoccuparsi di trovare passaggi in autostop o paragonare costi di biglietti, ma questo non significa che l’istinto sia sufficiente. Bikeroll permette di creare itinerari da percorrere su due ruote, con mappe che mostrano elevazione e distanza e variano a seconda del tipo di bicicletta che si sceglie di utilizzare. Chi intende pedalare a lungo inoltre potrà approfittare dell’ospitalità dei membri della comunità di WarmShowers, una piattaforma simile a Couchsurfing dedicata ai viaggiatori in bicicletta. Se puntare sull’accoglienza non funziona, si può sempre optare per i micro-campeggi di Campspace, dove è possibile (non solo per i ciclisti) affittare uno spazio privato in cui piazzare la propria tenda. A chi viaggia in Australia, potrà tornare utile la guida di Camps Australia Wide, dove sono contenuti tutti i luoghi in cui è legale campeggiare gratuitamente, anche se spesso si tratta di semplici aree di sosta per caravan.
Per girare il mondo senza volare muoversi via terra non basta. Il modo più comune per attraversare gli oceani, dopo la crociera, è prenotando una delle poche cabine disponibili sulle navi cargo. I viaggi di questo genere sono costosi e possono durare settimane intere, ma rimangono nella maggior parte dei casi l’unica via per oltrepassare il mare che separa i continenti. Wikitravel raccoglie in questa pagina tutti i collegamenti necessari a trovare un posto a bordo di una nave. La disponibilità solitamente è molto limitata, per questo è opportuno cominciare la ricerca con largo anticipo.
Rimanendo a tema di viaggi particolari, non può non essere menzionato The Adventurists, il sito dell’istituzione che si occupa di organizzare il Mongol Rally, una corsa in auto scassate da Londra alla Russia, la Rickshaw Run, una gara in tuk-tuk attraverso l’India, la Monkey Run, una sfida in motorino da una parte all’altra del Marocco e molte altre avventure dall’esito incerto.