Viaggiare da Soli è Davvero il Miglior Modo di Viaggiare?

Viaggiare in solitaria

C’è chi dice che partire da soli sia il miglior modo di viaggiare, l’unico vero metodo per trarre il massimo fuori dalla propria esperienza. Ci si trova a poter contare solo su se stessi, si imparano a conoscere i propri limiti e a volte ad abbatterli, e spesso si tende ad essere anche più socievoli nei confronti di altri viaggiatori, riuscendo così a stringere amicizie per strada che in compagnia avremmo evitato. Tutto vero, non c’è dubbio, ma è sempre così facile? Partire in solitaria è veramente meglio di avere un amico al proprio fianco, di avere qualcuno con cui condividere l’esperienza?

Chi ancora non ha avuto la possibilità di viaggiare per conto proprio, si trova spesso a leggere di persone intraprendenti che prendono valigie e bagagli e se ne vanno senza dover aspettare nessuno. Ci raccontano di come sia bella l’indipendenza, probabilmente la migliore qualità di un viaggio in solitaria, di come la solitudine sia di fatto una sensazione piacevole e di quanto sia meglio esplorare un luogo senza dover accordarsi con un’altra persona. Si leggono storie di ogni tipo, che ispirano, che fanno venir voglia di prendere e partire, ma a volte vengono tralasciati alcuni dettagli che se descritti riporterebbero presto i piedi per terra, che forse, se conosciuti, renderebbero più chiara l’idea di un viaggio in solitaria a chi ancora non l’ha intrapreso.

Nella mia esperienza viaggiare da solo ha avuto i suoi alti e suoi bassi, alternando momenti di soddisfazione personale a momenti di noia (perché sì, c’è anche quella quando si viaggia per mesi!), ma quasi sempre mi sono trovato ad affrontare situazioni che in compagnia avrebbero preso una direzione differente. Ho avuto la possibilità di notare come alcuni dei miti dei viaggiatori solitari in realtà vengano sfatati giorno dopo giorno, mentre come altri rendano questa attività una delle più belle nella vita di una persona.

Insomma, oggi mi trovo a mettere nero su bianco che:

  • Viaggiare da soli non costa meno. Non date retta a chi vi dice che essendo da soli si risparmia, non solo non è vero, ma è più probabile il completo opposto. Condividere le spese con qualcun altro è il primo metodo per spendere meno, e il costo dell’alloggio è il primo esempio. Mentre in alcuni casi si può scegliere di dormire in ostello, affittando solo un letto invece che una camera intera (in questo caso, comunque, non si spende meno, ma uguale), questa non è sempre una possibilità. In alcuni paesi la principale forma di alloggio ad un costo limitato è la guesthouse, dove spesso anche da soli si è costretti ad affittare una doppia. Lo stesso vale per il mangiare quando si cucina da sé, per i trasporti quando si prende un taxi, un tuk-tuk o un elefante, e in tantissime altre attività quotidiane dove dividere i costi può fare molto comodo.
  • Non è sempre così facile conoscere gente. È vero che da soli si tende a socializzare di più, ma non ovunque è così spontaneo. La durata del viaggio può giocare un ruolo importante, in quanto visitare un luogo per pochi giorni non da il tempo per coltivare dei rapporti duraturi. Si è vero, si possono scambiare due chiacchere, ma non aspettatevi di visitare una città in un week-end e tornare a casa con decine di amici in più. Conoscere persone in viaggio è molto più semplice che a casa, ma bisogna sapersi ritagliare il tempo necessario per farlo, ed essere pronti a cambiare i propri piani, che spesso in una visita turistica semplicemente non è possibile. Lo stesso vale per la destinazione. Dormendo in ostello, ad esempio, le opportunità sono molte di più che dormendo in una camera privata, e lo stesso vale per un tour organizzato contro una visita in modo indipendente. Insomma conoscere gente non solo è questione di carattere, ma è fortemente legato al modo in cui si viaggia, più si è lenti e disorganizzati, meglio è!
  • Quando si è da soli si esplora di più? Dipende. Mentre da soli gli unici limiti che ci si impone sono i propri, viaggiando in compagnia spesso si è costretti a seguire qualcun altro. Al contrario però, se si trova il compagno giusto, una persona vicina può essere proprio ciò che ci spinge a fare un passo in più, e viaggiare in coppia a volte può essere proprio ciò di cui abbiamo bisogno per arrivare dove da soli non siamo in grado.
  • Viaggiare da soli ed essere troppo organizzati non sono cose che vanno d’accordo. Avere una scaletta troppo fitta, pianificare ogni dettaglio del proprio viaggio per vedere il più possibile nel tempo più limitato, non è lo stile adatto per viaggiare in solitaria. Probabilmente sì, si è più efficienti senza qualcun altro che ci possa rallentare, ma ne vale la pena? Il senso di viaggiare da sé è avere più tempo da dedicare a se stessi, correre da un’attrazione ad un altra da soli, oltre a diventare stressante può diventare noioso.
  • Soli non sempre è bello. A volte sì, mi piace prendermi il tempo per scattare una foto, mi piace camminare senza meta e senza motivo, o anche solo passare giornate a scrivere e poter scegliere di non dover fare niente. Ma andare a cena in un ristorante da soli? Uscire per una birra da soli? Andare al cinema da soli? Che palle!

Il mio viaggio a lungo termine ha sicuramente preso direzioni inaspettate proprio grazie alle persone conosciute in viaggio. Pur partendo da solo, molto raramente mi sono trovato a viaggiare per conto mio, e per me questa è stata la scelta ideale. Ho avuto modo e tempo di curare rapporti personali, ed è solo grazie alla compagnia che ho potuto esplorare luoghi che non avevo neanche pensato di visitare. Trovare compagni di viaggio giusti spesso è un’impresa, per questo io ho trovato l’equilibrio perfetto nel partire da solo senza pianificare troppo, di modo da mantenere la mia indipendenza ma rimanendo aperto alle possibilità che nuove amicizie potrebbero propormi.

E voi come viaggiate? Altri miti da sfatare sui viaggi in solitaria?

  1. Personalmente, ho viaggiato da sola e mi è piaciuto molto. Oltre a ciò mi è servito molto.

    Con l'esperienza però ho capito che il numero migliore di viaggiatori è sempre due.

    Le stanze sono spesso intese come "doppie".

    In due si può sempre stare seduti vicini, si trova sempre post (anche last second) e ci si mette d'accordo molto meglio.

    Ovvio che alla base di tutto ci dev'essere una grande armonia.

    La persona giusta spesso fa la fortuna (o la sfortuna) di un viaggio.

    1. Si, sono d'accordo, più di due persone può diventare complicato, viaggiare in gruppo diventa difficile se si vogliono cose diverse. Da soli è bello, ma una persona accanto a volte aiuta molto!

  2. Ciao, mi chiamo Milena. Ho 29 anni e ho bisogno di un consiglio. Dopo una lunghissima riflessione, durata quasi due anni ho deciso di mollare un ottimo lavoro e una bella casa in una brutta città e partire. Non so per quanti mesi, lo deciderò strada facendo. Ho sempre viaggiato tanto, ho esplorato l' Africa e metà medio oriente sempre con zaino, tenda e sacco a pelo. Nei miei viaggi i punti fermi erano solo il biglietto di andata e ritorno, nel mezzo solo poche mete pianificate e il resto tutto day by day. Ho sempre viaggiato con amico/a, fidanzato ma mai da sola. Ammetto che il tutto mi spaventa e non poco. Sarà pericoloso? Ma soprattutto dove andare????

    Aspetto preziosi suggerimenti e soprattutto una mano per cancellare le paure.

    grazie

    milena

    1. Ciao Milena,
      ti voglio rassicurare subito dicendo che partire da soli non significa per forza essere da soli. In viaggio si conoscono un sacco di persone ed è abbastanza facile trovarsi a fare lo stesso percoso di qualcun altro. Nella mia esperienza, finché si è responsabili, non è mai stato più pericoloso che viaggiare in coppia. Non è per tutti, ci si può sentire soli, ci si può annoiare, e a volte semplicemente sentire la mancanza di qualcuno con cui parlare, ma di pericoloso c'è poco. Poi dipende da dove si va, ma quello è lo stesso in ogni caso. Sul dove andare dipende molto da te, dal tipo di viaggio che hai in mente. Vuoi lavorare all'estero oppure vuoi viaggiare per un lungo periodo dove si spende poco? Se vuoi lavorare i visti working holiday sono disponibili per Australia, Canada e Nuova Zelanda, e l'Australia è il luogo ideale per un'esperienza del genere. Se invece hai qualche soldo da parte e vuoi viaggiare per molto spendendo poco, vai in Asia o in Sud America. Insomma la scelta è ampia, e dipende da cosa hai intenzione di fare, ma non farti fermare dalla paura per qualcosa che non esiste, la compagnia non ti mancherà!
      Angelo

    2. Ciao! Non so se sei partita e per quanto tempo.

      Le paure le capisco bene, le ho avute anche io. Poi, quando parti, tutto diventa più semplice. Io viaggio da sola da 4 anni, sono stata in Thailandia, Vietnam, Laos, Malesia…non ho mai avuto problemi. Sono prudente, come lo sarei viaggiando a Roma, Milano…Cerco hotel su vie affollate, così posso uscire la sera, restando in zona. A volte prenoto l'albergo la sera prima per la destinazione successiva nel caso dovessi arrivare di sera o di notte. Alcune destinazioni sono molto "facili", come il Vietnam, pieno di agenzie in ogni luogo così non è un problema prenotare treni, autobus, escursioni di uno o più giorni. Il problema principale è forse quello economico, perchè da soli si spende di più soprattutto per dormire. Per il resto, ho sempre incontrato persone disposte ad aiutarmi in molte occasioni. Certo non è sempre facile, a volte ci si mette la noia, altre volte la stanchezza di dover gestire ogni minima cosa da sola…ma ne vale la pena!

      Ciao!

  3. Ciao, sono Valentina.

    La scorsa estate ho deciso di partire da sola, biglietto aereo e zero prenotazioni, era un'esperienza che volevo fare da un po', Sono stata 24 giorni in Birmania, con uno stop anche a Bangkok, di 2 gg al ritorno. E' stata l'esperienza più bella della mia vita, non ho avuto un solo problema, e da sola ho viaggiato la prima mezza giornata. Dopo di che è stato un susseguirsi e avvicendarsi di conoscenze e condivisione di tratti di viaggio, di giorni e di esperienze con tantissimi viaggiatori da ogni parte del mondo. Con 7 di queste persone mi sono anche rivista in questo autunno in varie parti di europa..

    Per la mia esperienza il sud est asiatico è pieno di backpackers indipendenti che partono da soli, anche per mesi, molti sono ragazze.

    valentina

  4. Ciao Milena,

    allora sei partita?

    Anch'io ho fatto le tue analoghe esperienze e sto prendendo tempo per affrontare il prox viaggio da sola…. Ti posso consigliare l'Indonesia e il Perù dove ho trovato persone disponibili e tranquille. Accetto anch'io qualche suggerimento.

    Buona fortuna

    Carla

  5. viaggiare soli se non si ha il problema economico di dividere spese è la cosa migliore, il vero pericoloso di viaggiare soli diventano gli stronzi che ci si porta dietro

  6. condivido, io ho girato l'australia 8 volte in 10 anni con il mio furgone, 3 delle quali in solitaria. A volte avere compagnia e' molto piacevole. Lo "sharing one emotion" è incredibilmente piacevole.

  7. Ciao, vorrei iniziare una corrispondenza anche tramite mail con qualcuno di voi, ho 23 anni. Capto ogni informazione utile al mio futuro. Sto studiando ma le soddisfazioni più grandi le trovo in altri posti. Detto questo, qualcuno di voi ha il coraggio di lasciarmi un indirizzo mail? Grazie!

  8. Io penso che sia l'eterno dilemma, il dubbio amletico dell'intera esistenza terrena: meglio da soli e liberi o in compagnìa (anche buona) ma con limiti e compromessi?
    Io credo che ci siano pro e contro in entrambe le condizioni e semplicemente ognuno debba soppesarli e fare una scelta sulla base del proprio carattere: quanto siamo in grado di gustare/sopportare la solitudine? Quanto siamo disposti ad accettare compromessi in nome della buona compagnìa?
    Personalmente credo che qualche viaggio/esperienza da soli vada provato e gustato, ma nel lungo termine sia *tuttosommato* meglio essere non soli.

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